L'Atletico Paranaense è una squadra di Curitiba che nel 2001 ha addirittura vinto il Brasileirao. Oltre quell'exploit il club non è esattamente ai vertici del calcio brasiliano, però negli ultimi tempi viaggia a buoni livelli. Attualmente, per dire, è al settimo posto del campionato 2016 con più punti di club con ben altro blasone come Fluminense, San Paolo, Internacional e Cruzeiro.
In Italia il nome del Furacão ogni tanto circola perché i suoi mediani titolari, Otavio ed Hernani, sono prospetti interessanti. A veder giocare l'Atletico però più che il talento dei due giovani saltano all'occhio le dimensioni di altri titolari. E con dimensioni intendo larghezza e girovita.
Il tratto distintivo dell'Atletico Paranaense, più che la qualità del gioco o la tattica, è proprio la condizione fisica di diversi giocatori, rivedibile ad essere gentili, non solo titolari, ma pure referenti tecnici con carisma e peso calcistico come minimo pari a quello indicato dalla bilancia. Una situazione quantomeno curiosa, che magari testimonia la qualità del cuoco del club, ma getta sinistre ombre sul preparatore atletico e sulla gestione tecnica dell'allenatore in generale.
Il massimo esponente della categoria è Walter Henrique da Silva. Giocatore con una storia personale difficilissima, cresciuto tra fame e violenza, il numero 19 è il punto di riferimento assoluto della squadra, il migliore dal punto di vista tecnico e il referente della fase offensiva. Visto che di mestiere fa la punta parlare di centravanti boa viene fin troppo facile, ma il tratto distintivo di Walter in realtà è il suo essere giocatore tecnico, anche dinamico, sempre pronto a svariare e proporsi. Intrappolato però in un fisico da mangiatore di hot dog competitivo, malgrado sia un classe '89.
Lui stesso ha dichiarato di avere un problema coi dolci e le bibite gassate, cosa che rende per lui praticamente impossibile arrivare a una condizione fisica veramente accettabile. Può limitarsi, ma niente di più. A Curitiba però va bene così, perché Walterror da due anni è una delle cose più belle da vedere in campo in maglia rossonera. Forse proprio per la dicotomia assoluta tra tecnica di altissimo livello e fisico da divano.
Se il tuo miglior giocatore dà questo genere di esempio e ha queste concessioni la situazione può degnerare, specie in Brasile. E a Curitiba è degenerata.
In attacco come centravanti di riserva nel 2016 è arrivato André Lima, uno che ha giocato in 15 squadre diverse toccando anche l'Europa con l'Herta Berlino e la Cina. Oggi entra in campo o per dare il cambio a Walter o per permettergli di giocare più arretrato. Il sospetto che più che sugli uno-due siano forti su primo-secondo è decisamente fondato.
Sempre in attacco gioca anche Maycon Vinicius Ferreira da Cruz, detto Nikão. Numero 11, attaccante esterno mancino classe '92 è il complemento ideale per chiudere il tris di primi.
Altro reparto in condizioni critiche è la difesa. Qui tre titolari su quattro sembrano impegnati in una sfida a chi raggiunge prima la tripla cifra.
Thiago Heleno è un classe '88 con esperienza in diversi club brasiliani e persino nelle selezioni giovanili del Brasile. Col numero 44 è il leader della difesa e quello che conduce l'attacco al buffet degli antipasti.
Sodali col loro leader ci sono i due terzini, Leo e Sidcley. Il primo, esterno destro, testimonia come l'ambiente rovini il singolo: classe '91 proveniente da esperienze al Flamengo e all'Internacional nelle squadre precedenti si presentava nettamente più snello. Ora il declino avanza.
Su Sidcley il discorso va approfondito. Il mancino classe '93 è un vero talento del ruolo per fisico e capacità offensive, con un piede educato e potente. Bisogna però tenerlo lontano dai fritti.
Se fate una ricerca per immagini su un qualunque motore troverete molte altre testimonianze della loro pinguetudine.
I due mediani, Otavio ed Hernani, sono praticamente i giocatori nelle migliori condizioni della squadra. E casualmente anche quelli deputati a tenere in piedi la baracca.
In queste condizioni l'Atletico Paranaense nel 2016 ha vinto il suo campionato regionale, regolando nella doppia finale con un 5-0 complessivo il Curitiba. Tra i marcatori Walter e Thiago Heleno.
Chissà poi la festa.
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