Il Torneo di Clausura del River Plate, nonostante le buone premesse, si è aperto fra moltissime ombre e ben poche luci. Una di queste è tuttavia rappresentata dal neo-acquisto Rodrigo Rojas, trequartista paraguyano classe 1988 proveniente dall'Olimpia di Asuncion, arrivato senza particolari clamori o squilli di tromba ed in grado di conquistare i tifosi della Banda in pochissimo tempo.
L'impatto di Rojitas, o più semplicemente RR, sui Millonarios è da predestinato, di quelli che lasciano il segno, perchè per i tifosi del River c'è un solo incontro in grado di pesare il reale valore tecnico, tattico e caratteriale di un giocatore: il Superclasico contro il Boca Juniors. Per il paraguayano un gol dopo pochi minuti, inserimenti senza palla, ottime giocate nello stretto e tanta intensità, insomma, una prestazione da incorniciare in una partita che può essere considerata tutto fuorchè un'amichevole.
La caratteristica principale emersa in questi primi mesi a Buenos Aires è sicuramente l'impressionante completezza sotto ogni punto di vista: fisico, tecnico e tattico. Rojas è infatti in grado di ricoprire qualsiasi ruolo del centrocampo, anche se apparentemente da il meglio di sè come centrocampista offensivo, grazie all'imprevedibilità ad un'ottima visione di gioco. A differenza della stragrande maggioranza dei trequartisti provenienti dal Sud America è dotato di un ottimo fisico, 180cm per 74kg, che gli permette di destreggiarsi molto bene anche come interno ed esterno di centrocampo. Alterna giocate nello stretto di prima intenzione a lanci in profondità, dribbling secchi ed inserimenti senza palla a sorprendenti ripiegamenti difensivi, insomma, un giocatore totale capace di abbinare qualità da fantasista a corsa ed intensità quasi da mediano, dotato di un ottimo tiro dalla distanza e di grandissima personalità, in grado di conquistare in breve tempo una tifoseria pretenziosa e mai tanto irascibile come in questo delicato momento qual è quella del Monumental.
Azzardando un difficile paragone Rodrigo Rojas ricorda un giovane Dejan Stankovic, centrocampista offensivo tuttofare, capace allo stesso tempo di creare e rompere il gioco o inventare assist per i compagni, il tutto accompagnato da un encomiabile spirito di sacrificio. E' improbabile prevedere un futuro da centrocampista centrale o addirittura da perno davanti alla difesa come avvenuto per il serbo, perchè l'enganche del River Plate ha mostrato doti spiccatamente più offensive, ma ad ora quello fra Deki dei tempi della Lazio e il paraguyano, seppur azzardato, sembra il paragone più calzante.
In settimana è arrivata anche la notizia della convocazione per le prossime amichevoli del Paraguay ad opera del DT Gerardo Martino, un altro riconoscimento per un giocatore che si sta facendo sempre più apprezzare nel panorama sudamericano e che fra qualche mese potrebbe avere l'occasione di mettersi in mostra proprio contro l'Italia in occasione del Mondiale sudafricano.
L'impatto di Rojitas, o più semplicemente RR, sui Millonarios è da predestinato, di quelli che lasciano il segno, perchè per i tifosi del River c'è un solo incontro in grado di pesare il reale valore tecnico, tattico e caratteriale di un giocatore: il Superclasico contro il Boca Juniors. Per il paraguayano un gol dopo pochi minuti, inserimenti senza palla, ottime giocate nello stretto e tanta intensità, insomma, una prestazione da incorniciare in una partita che può essere considerata tutto fuorchè un'amichevole.
La caratteristica principale emersa in questi primi mesi a Buenos Aires è sicuramente l'impressionante completezza sotto ogni punto di vista: fisico, tecnico e tattico. Rojas è infatti in grado di ricoprire qualsiasi ruolo del centrocampo, anche se apparentemente da il meglio di sè come centrocampista offensivo, grazie all'imprevedibilità ad un'ottima visione di gioco. A differenza della stragrande maggioranza dei trequartisti provenienti dal Sud America è dotato di un ottimo fisico, 180cm per 74kg, che gli permette di destreggiarsi molto bene anche come interno ed esterno di centrocampo. Alterna giocate nello stretto di prima intenzione a lanci in profondità, dribbling secchi ed inserimenti senza palla a sorprendenti ripiegamenti difensivi, insomma, un giocatore totale capace di abbinare qualità da fantasista a corsa ed intensità quasi da mediano, dotato di un ottimo tiro dalla distanza e di grandissima personalità, in grado di conquistare in breve tempo una tifoseria pretenziosa e mai tanto irascibile come in questo delicato momento qual è quella del Monumental.
Azzardando un difficile paragone Rodrigo Rojas ricorda un giovane Dejan Stankovic, centrocampista offensivo tuttofare, capace allo stesso tempo di creare e rompere il gioco o inventare assist per i compagni, il tutto accompagnato da un encomiabile spirito di sacrificio. E' improbabile prevedere un futuro da centrocampista centrale o addirittura da perno davanti alla difesa come avvenuto per il serbo, perchè l'enganche del River Plate ha mostrato doti spiccatamente più offensive, ma ad ora quello fra Deki dei tempi della Lazio e il paraguyano, seppur azzardato, sembra il paragone più calzante.
In settimana è arrivata anche la notizia della convocazione per le prossime amichevoli del Paraguay ad opera del DT Gerardo Martino, un altro riconoscimento per un giocatore che si sta facendo sempre più apprezzare nel panorama sudamericano e che fra qualche mese potrebbe avere l'occasione di mettersi in mostra proprio contro l'Italia in occasione del Mondiale sudafricano.